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“Con questo libro riemerge la storia di qualcosa che va avanti negli anni e nel futuro; quello che è avvenuto qui è importante per la chiesa e tra le cose avvenute qui c’è anche il rapporto speciale di Francesco con i due vescovi di nome Guido… Francesco ha trovato nel vescovo un padre in cui sentiva la voce di Dio e in cui trovava l’affetto della chiesa madre”. Lo ha sottolineato in una recente intervista a Vatican News mons. Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, commentando il volume di fra Felice Autieri, OFMConv, Francesco, i Vescovi di Assisi, storia di un rapporto (Edizioni francescane Italiane, 364 pagine).

Presentato il 20 maggio scorso presso il Santuario della Spogliazione di Assisi e uscito da pochi giorni nelle librerie, il libro dello storico francescano racconta anzitutto l’uomo Francesco nella sua crescita di fede, dall’esuberanza del giovane re delle feste alla radicalità del penitente di Assisi che instaura un rapporto profondo con la Chiesa nella persona del suo vescovo. A partire soprattutto dalla storiografia francescana degli ultimi sessant'anni, Felice Autieri delinea tale rapporto attraverso i ritratti di Francesco da un lato e dall’altro di Guido I e Guido II, i due vescovi di Assisi che hanno assistito e partecipato alla nascita e alla diffusione dell’Ordine francescano. Ne emerge una storia personale e comunitaria segnata fin dai primi anni da forti passaggi ecclesiali, in cui Francesco accoglie la pedagogia degli eventi e affida il carisma alla Chiesa gerarchica, anzitutto nei suoi vescovi e poi nel papa, pur non ignorando, come attestano le Fonti Francescane, le deficienze, i peccati e i tradimenti degli uomini e dell’istituzione Chiesa.

Sceglie di farlo per essere in obbedienza “chiesa” nella “Chiesa”, fondando tale scelta sulla fede in Cristo e nel suo Corpo. È forse proprio questo ciò che rende l’uomo Francesco il testimone di una santità incarnata nella vita reale, complessa e gravida di sviluppi sorprendenti, e dunque un santo sempre attuale e credibile ancora oggi.