
Coro
L'organo
L’organo della chiesa inferiore della Basilica è stato realizzato nel 1985 e posizionato dietro gli stalli del coro dell’altar maggiore, in modo da risultare invisibile all’assemblea. La consolle è composta da tre tastiere di 61 note e pedaliera di 32 pedali. Il numero di registri è pari a 33.
L’intervento necessario
Pulito ed accordato nel 1996, nel sopralluogo dell’autunno 2021 è stato trovato in discrete
condizioni di conservazione, ma bisognoso di un intervento di manutenzione straordinaria.
I cinque mantici leva scosse sottostanti i somieri principali (le strutture che
forniscono aria a pressione costante alle canne) evidenziano fessurazioni nei punti di
piega e la pelle risulta particolarmente irrigidita dal tempo; inoltre il mantice del pedale è
bucato, con conseguente sfiato dell’aria.
La polvere, depositatasi nel corso degli anni all’interno delle canne, causa scordature e
opacità di suono. Le canne dei registri ad ancia presentano evidenti ossidazioni alle
grucce in ottone, che rendono così difficoltosa l’accordatura.
Il restauro in corso prevede tutti gli interventi necessari per riportare lo strumento allo
smalto originario.

Tastiere

Mascioni
L’uso dell’organo per le liturgie
Risale al Medioevo, quando i primi organi “portativi” venivano utilizzati per
l’accompagnamento dei canti processionali. Nel corso dei secoli, con lo svilupparsi delle
tecniche costruttive si è giunti progressivamente a creare strumenti sempre più ricchi e
complessi, in grado di riprodurre con la stessa tastiera suoni diversi grazie alla molteplicità
dei registri.
La Chiesa ha espresso compiutamente il suo pensiero sull’uso dell’organo nella
Sacrosanctum Concilium, la costituzione dogmatica sulla sacra liturgia del Concilio
Vaticano II. Al n. 120 si legge: Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a
canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole
splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle
cose celesti.
Si può affermare dunque che l’organo è lo strumento per eccellenza della Chiesa cattolica:
accompagnando le liturgie, eleva i nostri cuori verso il cielo e ci aiuta nella preghiera. Per
la scelta dei canti liturgici più aderenti a tale funzione esiste un repertorio nazionale della
CEI, selezionato dalle maggiori autorità musicali liturgiche in Italia, ed anche le nuove
composizioni dei maestri formatisi negli Istituti Pontifici di musica sacra sono idonee per
essere eseguite nelle liturgie. A maggior ragione in un luogo particolare come la nostra
Basilica Papale, è questo repertorio a dover essere anzitutto eseguito e quindi
accompagnato dal suono dell’organo.
L’attività musicale della Basilica Papale di san Francesco in Assisi è poi arricchita dai
numerosi concerti del Coro della sua Cappella musicale, spesso eseguiti proprio nella
chiesa inferiore ed accompagnati dal suo organo.