Dipinta da Simone Martini, la Cappella di San Martino costituisce uno dei grandi tesori della pittura medievale che rendono la Basilica di Assisi uno scrigno di inestimabile valore.
Nell'ambito degli interventi di conservazione e consolidamento seguiti ai sismi del 1997 e del 2016, dall'aprile 2022 si sta procedendo al restauro degli affreschi della Cappella. Verso la fine del XIX secolo il suo ciclo di affreschi aveva sofferto, soprattutto nelle fasce superiori delle pareti e nelle volte, di infiltrazioni d’acqua piovana. Si erano prodotte anche alcune lacune, come il volto di san Martino nella scena della Risurrezione di un fanciullo; inoltre il ciclo pittorico presentava dei graffi sulle scene prodotti dagli oggetti utilizzati nei secoli scorsi per la rimozione della polvere e delle ragnatele.
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Simone Martini realizzò gli affreschi della Cappella tra il 1313 e il 1318, chiamato ad Assisi proprio per dipingere nella Basilica le Storie di San Martino, vescovo di Tours, un santo molto amato nel Medioevo che la pietà popolare accostò ben presto alla figura di Francesco d'Assisi.
Per completare a seguito dei sismi degli ultimi decenni il restauro della Chiesa inferiore della Basilica di Assisi, che custodisce un numero di capolavori di arte medioevale superiore a ogni altra chiesa nel mondo, mancano ancora due cappelle, quella di sant’Antonio e di san Sebastiano. Da ultimo si procederà con la Maestà di Assisi, l’affresco di Cimabue che ritrae la Madonna col bambino in trono e il volto forse più noto di san Francesco.
E' questo il fine stesso della Fondazione per la Basilica: consentire anche alle future generazioni di ammirare i suoi capolavori in tutto il loro splendore. Una cura continua, che non può conoscere soste, di cui noi frati sentiamo forte la responsabilità.
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