di fra Felice Autieri OFMConv - L’origine dell’estrazione dei santi protettori è un’antica tradizione francescana, con una forte valenza spirituale e religiosa. Non abbiamo degli episodi specifici, che ci attestino una data o un evento particolare legato alla nascita e allo sviluppo. Le fonti francescane, antoniane e quelle riguardanti l’innumerevole schiera di sante e santi della famiglia francescana, sono ricche di episodi di miracoli ottenuti per loro intercessione. Probabilmente la tradizione ha attinto a questa ricca narrazione agiografica, ed è stato il modo più semplice di fondere la spiritualità a quella antica devozione francescana popolare, semplice e robusta.

Come è noto per consuetudine la data è fissata al 5 gennaio di sera, il guardiano invita tutti i religiosi al momento di preghiera che precede l’estrazione del santo. Questi diventa da quel momento in poi, il protettore del frate per tutto l’anno, poi ad ogni membro della comunità è consegnata l’immagine sacra con scritto la massima e la virtù da esercitare. Nei conventi francescani di Malta l’estrazione è abbinata a quella di altri due nomi, il primo è quello del frate vivente l’altro di quello defunto, entrambi da accompagnare con la preghiera per tutto l’anno. In Polonia l’estrazione è preceduta dalla benedizione con l’acqua santa ed incenso degli ambienti comuni e delle stanze dei frati. Così al termine della benedizione, sulla porta della camera sono lasciate con del gesso tre lettere “K” per Kasper, “M” per Melchior e “B” per Baltazar, che corrispondono a Gaspare, Melchiorre e Baldassarre: i magi che portarono a Gesù oro, incenso e mirra.

La tradizione dell’estrazione dei santi protettori, si è diffusa nelle rettorie e parrocchie francescane alla presenza dei fedeli. In questo caso il gesto è abbinato all’antichissima tradizione popolare del bacio del “bambinello”, in genere ha luogo il giorno dell’epifania. I parrocchiani dopo il bacio, ricevono un’immaginetta con il nome del santo protettore, la massima e la virtù da esercitare durante l’anno. In questo caso l’estrazione dei santi si inserisce nella ricca e variegata tradizione apostolica francescana, è giunta fino a noi perché lungo il corso dei secoli è stato un fecondo strumento di evangelizzazione e di catechesi.

Nonostante questa pia pratica possa apparire devozionale e superata, tuttavia possiamo affermare che ha la sua validità. È una tradizione da sostenere, curare e purificare in una mirabile sintesi tra ciò che è la nostra tradizione aggiornata al nostro presente.