La Cappella della Maddalena nella Chiesa Inferiore - Nella terza cappella laterale destra della navata centrale della Chiesa Inferiore della Basilica di San Francesco in Assisi, l’ultima verso il transetto nord, si conserva uno dei cicli pittorici più affascinanti e significativi della bottega di Giotto. Si tratta della Cappella della Maddalena, commissionata da Teobaldo Pontano, vescovo di Assisi dal 1296 al 1329.

Giotto vi lavorò con i suoi allievi tra il 1307 e il 1308, in un periodo prossimo alla realizzazione del celebre ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. L’intero ciclo assisano rappresenta una profonda meditazione sulla figura di Maria di Magdala, colta attraverso episodi tratti dai Vangeli e dalla tradizione cristiana medievale.

Il ciclo pittorico
Le pareti della cappella sono completamente affrescate con scene che narrano la vita della Santa. I quadri principali raffigurano episodi tratti dai racconti evangelici e dalle tradizioni successive:

* Risurrezione di Lazzaro
* Cena in casa del fariseo
* Noli me tangere
* Viaggio verso Marsiglia con un miracolo della Santa

In particolare, la famosa raffigurazione del "Noli me tangere", insieme con l'altra custodita nella Cappella degli Scrovegni di Padova, rappresenta in tratti e colori la meditazione del grande pittore medievale sulla Risurrezione. Nelle lunette superiori trovano spazio episodi della vita eremitica di Maria Maddalena, mentre nel registro inferiore appare lo stesso vescovo Pontano, raffigurato come devoto della Santa e di San Rufino, patrono di Assisi. Completano il ciclo numerose immagini di Sante, Apostoli, personaggi evangelici e, nei medaglioni della volta a crociera, i ritratti di Cristo Redentore, Maria Maddalena, Lazzaro e Marta.

Arte e luce
Un’ampia vetrata istoriata sulla parete nord rafforza la narrazione degli affreschi, proponendo gli stessi temi iconografici in una composizione luminosa e teologicamente coerente con l’insieme.

L'ultimo restauro
La cappella ha subito un importante intervento di restauro nel 2020, che ha restituito piena leggibilità alle straordinarie cromie giottesche.
Leggi l’intervista al capo restauratore





***********************************************

Grazie per aver letto questo articolo. Per rimanere sempre aggiornato puoi iscriverti alla nostra newsletter cliccando qui